La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 7 ottobre 2014
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Ricordo di essere rimasto incantato, quando ero un ragazzo, dalla lettura del libro “Passaggio a Nord Ovest” dello scrittore americano Kenneth Roberts (1885-1957), pubblicato nel 1937, un romanzone da cui fu anche tratto, nel 1940, un film di King Vidor. Nel film Spencer Tracy interpretava il “maggiore” Roberts, la mitica guida di un gruppo di esploratori inglesi nel Nord America del Settecento, alla ricerca di una strada commerciale, i commerci sono sempre stati i motori delle scoperte umane, che collegasse in qualche modo la costa atlantica a oriente con l’Oceano Pacifico ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 13 maggio 2008
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il mare è il più grande collettore di energia solare: la quantità di energia solare che raggiunge ogni anno la superficie dei mari e degli oceani è circa 4000 volte superiore alla quantità di energia utilizzata dagli esseri umani, in questo 2008, sotto forma di petrolio, carbone, energia idroelettrica, geotermica, nucleare. L’intensità della radiazione solare che raggiunge la superficie degli oceani è molto diversa nei vari mesi dell’anno e nelle diverse parti del pianeta e il mare può restituire agli esseri umani, in varie forme economiche, almeno una parte dell’energia che ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 15 aprile 2014
Giorgio Nebbia Nebbia@quipo.it
Stiamo correndo verso la stagione turistica che per molti italiani, ma anche per molti stranieri che vengono in Italia, significa principalmente: mare. Con ottomila chilometri di coste, due terzi delle quali nel Mezzogiorno e nelle isole, l’Italia ha un potenziale di offerta turistica equivalente, se non superiore a quello delle favolose spiagge del Sinai o delle isole oceaniche; spiagge e coste accessibili, almeno nel Mezzogiorno, da aprile a ottobre, spiagge e coste vicine a grandi e belle città. Eppure l’Italia e il suo Mezzogiorno fanno di tutto per perdere queste occasioni, ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 10 dicembre 2013
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Stiamo appena risanando alla meglio le ferite apportate al nostro paese da alcune settimane di tempeste fuori dell’ordinario, con terre allagate, case, campi e fabbriche invase dal fango, e dolori e disagi di migliaia di persone e danni monetari e morti. Fenomeni che ci hanno resi fratelli di milioni di altre persone colpite da tempeste e alluvioni, nel corso di questo 2013, in tante altre parti della Terra. Sono (abbastanza) note le cause di tali disastri per quanto riguarda i continenti: erosione del suolo dovuta a diboscamento e a colture intensive, ...