La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 14 ottobre 2014
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
E’ passato mezzo secolo da quando l’economista Kenneth Boulding (1910-1993) ha scritto dei contributi fondamentali destinati a sollevare una ondata di attenzione per i problemi ambientali. Boulding era nato in Inghilterra a Liverpool, si era laureato a Oxford nel 1931 e nel 1932 era poi emigrato negli Stati Uniti dove era stato professore di Economia nelle Università dello Iowa, del Michigan e infine del Colorado. Boulding fu un apprezzato economista e anche presidente della Associazione Americana degli Economisti ma la sua maggiore fama gli venne da alcuni scritti provocatori sui problemi ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 6 maggio 2014; http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/le-analisi/l-ecologia-ha-molto-da-dire-all-economia-no715802/
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Che cosa c’entra mai la NASA, la famosa agenzia statunitense per la ricerca e i voli spaziali, con l’economia ambientale ? Eppure la NASA (pur con alcune riserve) ha contribuito ad un recente studio, apparso nella rivista “Ecological economics” e che sta sollevando varie polemiche, su una nuova visione dei rapporti fra popolazione, risorse e ambiente. Il primo capitolo di qualsiasi libro universitario di ecologia spiega come si comporta una specie (e noi donne ed uomini apparteniamo a una dei milioni di specie animali viventi) quando trae nutrimento da un ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 21 gennaio 2014
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Si fa cominciare con Robert Malthus (1766-1834) l’attenzione per l’”eccessivo” aumento della popolazione, rispetto al tasso di crescita delle risorse “alimentari”; al tempo di Malthus la popolazione mondiale era di 900 milioni e le considerazioni di Malthus valevano essenzialmente per l’Inghilterra e l’Europa. Nella prima metà dell’Ottocento la popolazione mondiale aumentò perché la rivoluzione industriale portò qualche miglioramento delle condizioni e della durata della vita, e si ripresentò lo spettro della scarsità del cibo. Ci pensò il chimico tedesco Justus Liebig (1803-1873) a suggerire che la produzione alimentare avrebbe potuto aumentare ...
Verde Ambiente, 13, (2), p. 9 (marzo-aprile 1997)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Venticinque anni fa apparve un libretto che destò innumerevoli polemiche e discussioni: redatto a cura del Club di Roma, allora presieduto da Aurelio Peccei, il libro era intitolato: "I limiti alla crescita", ma apparve nella traduzione italiana con l'errato titolo: "I limiti dello sviluppo".
In quel 1972, nella breve stagione della primavera dell'ecologia, in tutto il mondo ci si chiedeva che fine avrebbe fatto la Terra con una popolazione (allora di 3.500 milioni) che aumentava di mille milioni di persone ogni decennio, con un crescente sfruttamento delle foreste, delle riserve di acqua, ...