Posts Tagged alimenti
Villaggio Globale, 21, (81) marzo 2018
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Dove troveremo tutto il pane
“Dove troveremo tutto il pane/Per sfamare tanta gente ?” Questi versi di una famosa canzone scout tornano alla mente pensando allo scandalo della fame che affligge 2000 milioni di persone, sparse in Asia, Africa, Sud America, quel nuovo “terzo mondo” che continua ad essere povero, in gran parte poverissimo, afflitto da fame, malattie, mancanza di abitazioni decenti, di elettricità, di gabinetti e fognature e di acqua pulita. Eppure sono gli abitanti di questo terzo mondo che producono molte delle derrate agricole che fanno opulenti le mense dei 1000 milioni ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 27 ottobre 2015; Eddyburg, 26 ottobre 2015 http://www.eddyburg.it/2015/10/chi-nutrira-il-pianeta.html
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Alla fine dello scorso aprile, alla vigilia della solenne inaugurazione dell’EXPO 2015 di Milano, la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia ha riunito presso il suo Museo dell’Industria e del Lavoro (MusIL), un centinaio di studiosi invitandoli a chiedersi come si presentano, in Italia e nel mondo, le “agricolture”. “Agricolture” al plurale perché sono tante le forme in cui viene praticata la più importante attività umana, quella che assicura agli oltre settemila milioni di terrestri il cibo, ma anche molte altre materie prime essenziali. Lo storico Pier Paolo ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 5 gennaio 2016
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Li chiamavano ”carne dei poveri” perché effettivamente fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie erano una fonte di proteine abbastanza pregiate per le famiglie che si nutrivano essenzialmente di mais o frumento. In Italia questa stagione è (fortunatamente) finita e i legumi sono ormai ingredienti di una gastronomia che può contare su altre fonti di proteine, ma per molti milioni di terrestri i legumi occupano ancora grande importanza come alimenti. Al punto che le Nazioni Unite hanno voluto dedicare questo 2016 proprio ai legumi, nella serie degli “anni internazionali” che avrebbero il fine ...
Nuovo Consumo, 14, 134, marzo 2004
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Tutti i lettori conoscono il riso, quei chicchi bianchi che possono essere preparati in innumerevoli gradevoli forme alimentari. Si sa che il Piemonte è la patria del riso, che l'Italia è un importante produttore di riso, 1.370.000 tonnellate nel 2002, ed è anche un paese esportatore di riso: 666.000 tonnellate nel 2000. Ma questi numeri impallidiscono davanti a quelli della produzione e del commercio mondiali. Nel mondo nel 2003 si sono prodotti 576 milioni di tonnellate di risone, la forma del chicco del riso così come viene raccolto; nel risone la cariosside, la ...
Ambiente Società Territorio, 60, (N.S. 15), (4), 41-42 (luglio-agosto 2015) (Il pianeta degli uomini 55)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Può sembrare frivolo parlare delle mucche in una rivista che si occupa di geografia; dal momento, però, che questa rubrica è intitolata “Il pianeta degli uomini”, penso che sarò perdonato se mi occupo anche di altri inquilini dello stesso pianeta che sono strettamente legati alla vita umana.
Sulla Terra, in compagnia dei circa 7200 milioni di persone, che pesano complessivamente circa 400 milioni di tonnellate, abitano circa 1500 milioni di bovini, del peso complessivo di circa 600 milioni di tonnellate. L’uso del verbo “pesare” non ...
Ambiente Società Territorio, 60, (N.S. XV), (2-3), 37-38 (marzo-giugno 2015)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
“Dove troveremo tutto il pane/Per sfamare tanta gente ?”. Ci eravamo già posti questa domanda, i primi versi di una nota canzone scout, sette anni fa, nel fascicolo di maggio-agosto del 2008, e ce la riponiamo oggi anche per la vasta attenzione riscossa dall’Esposizione universale di Milano EXPO 2015 che ha proprio il tema: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. In questi sette anni la popolazione terrestre, zitta zitta, è aumentata di quasi 500 milioni di persone: zitta zitta perché questi nuovi abitanti del nostro pianeta, bambine e ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 30 settembre 2008
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
La melammina (in italiano con due emme) non si sarebbe mai aspettata di uscire dai trattati di chimica industriale e di merceologia per arrivare ai riflettori televisivi. La storia è nota: in Cina è stato scoperto che veniva venduto del latte in polvere contenente melammina e ci sono stati alcuni morti e molti intossicati fra i bambini. Il terrore si è sparso in tutti i paesi che commerciano con la Cina ed è iniziata una azione di boicottaggio dei prodotti alimentari di origine cinese sospetti di essere addizionati con latte contaminato. ...
Giano, 12, (34), 123-127 (gennaio-aprile 2000); Ecologia Politica CNS, 10, (28), aprile 2000
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il XXI secolo si apre con nuove “cose” --- esseri viventi ? merci ? --- derivate da modificazioni dei vegetali e animali, finora noti, attraverso manipolazioni genetiche, cioè intervenendo sulle basi stesse della vita. Tali manipolazioni vengono chiamate “biotecnologie” --- ma sono biotecnologici anche i processi con cui i batteri trasformano gli zuccheri in alcol o in antibiotici e amminoacidi, o gli idrocarburi in proteine, e tali processi non coinvolgono alcuna manipolazione genetica.
La genetica tradizionale riesce a ottenere ibridi dall’incrocio di piante e animali differenti, talvolta con ...
Consumi e Società, 10, (5), 37-41 (settembre-ottobre 1996)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
La domanda --- c'è pane per tutti ? --- sembra futile se formulata in un paese in cui, sulle tavole della famiglie, anche di quelle meno abbienti, c'è cibo a sufficienza, in cui una delle preoccupazioni di alcune fasce della popolazione consiste nel "mangiare di meno", nel non ingrassare, in un paese come l'Italia, parte dell'Europa, i cui governanti raccomandano di "produrre di meno" merci alimentari per non congestionare i mercati e far abbassare i prezzi.
Eppure l'apparente sovrabbondanza di prodotti agro-alimentari riguarda soltanto una piccola frazione dell'umanità. Rispetto ai circa 1.300 ...
Alias, il manifesto, n. 35, 24 giugno 2000
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Che ci piaccia o no, gli alimenti contenenti derivati di piante geneticamente modificate (OGM) sono ormai fra noi e lo saranno in quantità sempre maggiore in futuro. In tali piante le proteine sono state modificate “ad arte” in modo da rendere le piante più resistenti all’attacco di parassiti, o di pesticidi, o da rendere i frutti o i semi più facilmente conservabili. E’ difficile dire se poi queste proteine possono trasferire modificazioni biologiche negli organismi animali ed umani che le introducono con il cibo, e se le modificazioni della qualità biologica ...