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Alla ricerca di una società neotecnica
Giorgio Nebbia
Saggio pubblicato originariamente in: Italia Nostra, Bollettino, 18, (136/137), 15-22 (1976); Sapere, 79, (794), 42-45 (settembre 1976); Città e regione, n. 1, gennaio 1979
Alle soglie del ventunesimo secolo
La crisi che ha investito il mondo occidentale nell'ultimo quarto del ventesimo secolo impone con urgenza delle scelte che influenzeranno la maniera di essere e di vivere, la sicurezza politica e psicologica degli uomini che vivranno nell'ormai vicino ventunesimo secolo. Il ventesimo secolo è stato un periodo di fantastiche contraddizioni, di grandi dolori e di grandi speranze; la scienza e la tecnica hanno fatto fare agli uomini degli incredibili balzi ...
Prometeo, 36, (141), 112, 114-116 (marzo 2018)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
L’energia solare si presenta sulla Terra come fonte di calore e come radiazione elettromagnetica, in quantità grandissime, di circa tre milioni di esajoule all’anno; il milione di esajoule che arriva sulle terre emerse corrisponde a circa 2000 volte la quantità totale di energia “usata” dagli esseri umani in un anno. L’energia solare è stata “la” fonte di energia per gli esseri umani fin dall’inizio della comparsa dell’Homo sapiens, un paio di centinaia di migliaia di anni fa, e ancora più dopo la rivoluzione agricola di circa diecimila anni fa.
In tutto questo lungo ...
Le merci, le cose utili per la vita umana, si producono non per mezzo di soldi, e neanche per mezzo di merci, ma per mezzo di Natura. E’ questa la tesi sostenuta nel libro “Ecologia ed economia. Tre tesi per il futuro” (Manfredonia, Buenaventura di Andrea Pacilli Editore, 2017, 129 pp.) da Giorgio Nebbia, laureato in chimica, professore emerito di Merceologia, la disciplina che si occupa della produzione e dei caratteri delle merci.
Il libro analizzai l’evoluzione del pensiero economico nei confronti del ruolo della materia e dell’energia nella tecnosfera, l’universo delle cose fabbricate, cominciando dalle analogie e differenze fra i ...
La Piccola Biblioteca Oscar Mondadori ha appena pubblicato un volume di straordinaria importanza: Guerra alla Guerra. 1914-1918: scene di orrore quotidiano. Ne è autore il polacco Ernst Friedrich (1894-1967), militante libertario e antimilitarista, obiettore di coscienza durante la prima guerra mondiale, costretto per questo al manicomio, al carcere e infine all’esilio.
Non si tratta di un romanzo, bensì di una serie di agghiaccianti fotografie provenienti dai fronti del conflitto ’14-’18: morti, feriti, mutilati, vittime di decimazioni e rappresaglie. Il progredire del raccapriccio è graduale: al seguito di un ideale battaglione di interventisti, sul genere di quello di All’ovest niente di nuovo, passiamo dalla retorica iniziale ...
Maria Grazia Rossi (recensione di): Elina Gugliuzzo e Giuseppe Restifo, “ La piaga delle locuste. Ambiente e società nel Mediterraneo d’età moderna”, Napoli, Giapeto, 2014
Uno sciame di domande segue gli sciami delle locuste, che di tempo in tempo – fra la metà del Trecento e la metà dell’Ottocento – si son o abbattuti su tante regioni del Mediterraneo. A farsi infestare e a infestare con gli interrogativi sono i due storici Elina Gugliuzzo e Giuseppe Restifo, e non tanto per procedere sulla strada della sola rappresentazione culturale di questi animaletti, così piccoli, così nocivi. Avrebbero potuto farsi catturare dall’enfasi della ...
Where does the church stand on nuclear weapons? Under Pope Francis the church turns on nuclear deterrence.
U.S. Catholic, Vol. 83, No. 9, pages 12–18, (September 2018); https://www.uscatholic.org/articles/201809/where-does-church-stand-nuclear-weapons-31504
Kevin Clarke
In April Pope Francis reached out to his followers on Twitter: “Do we really want peace?” he asked. “Then let’s ban all weapons so we don’t have to live in fear of war..”
The pope’s improbable proposal was forwarded and mocked in equal measure by thousands around the world, but it wasn’t long before a handful of more astute Twitter users, perhaps aware of changes in recent years regarding the church’s posture toward nuclear weapons, ...
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il drammatico crollo del ponte d Genova ha portato nelle case degli italiani alcuni nomi di uso poco comune: cemento, calcestruzzo armato precompresso, stralli. Il ponte sul torrente Polcevera era costituito da una carreggiata lunga circa 200 metri sostenuta da una torre (pila 9) dal cui vertice si diramavano dei tiranti, chiamati stralli. Torri e carreggiate erano costruiti con cemento armato; i tiranti erano d’acciaio ricoperto di cemento armato precompresso.
Il cemento viene prodotto miscelando calcare (carbonato di calcio) e argilla (silicati di alluminio), eventualmente con aggiunta di altri materiali. La miscela viene finemente macinata, resa omogenea ed essiccata e viene “cotta” ...
In corso di pubblicazione in: Pier Paolo Poggio (a cura di), “Comunismo eretico e pensiero critico”, volume V, JacaBook e Fondazione Luigi Micheletti, p. 47-60, ottobre 2018
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Premessa
La crisi economica e ambientale dell’inizio del ventesimo secolo è dovuta e esacerbata dalle regole, ormai globalmente adottate, della società capitalistica basata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e sul dogma dell’aumento del possesso e dei consumi dei beni materiali. E’ possibile prevedere --- come ci scrivono dall’inizio del XXII secolo --- la trasformazione della società attuale in una società postcapitalistica comunitaria in grado di soddisfare, con le risorse naturali esistenti, una ...
Ecoideare, n. 50, p. 24-27, gennaio-marzo 2018
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
L'ecologia è la scienza che studia le interazioni fra gli esseri viventi e l'ambiente circostante, che misura quanta materia e quanta energia entra ed esce in un lago, in un prato, in un bosco, nell'intera biosfera. Si può parlare, allora, di una ecologia della casa ? In un senso un po' esteso, si.
Anche in una casa entrano dei materiali e dell'energia, nella casa vivono gli esseri umani, prima di tutto, ma anche alcuni animali domestici, dalla casa escono gas e energia che vanno nell'aria, prodotti solidi e liquidi che finiscono all'esterno della ...
L’Extraterrestre, 1, (12), 23 agosto 2018; il manifesto, 23 agosto 2018
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Quando si nomina la sabbia il pensiero corre subito alla spiaggia del mare costituita, in molte coste del mondo, da fini granelli multicolori. Si pensa poco alla sabbia come materia prime industriale e come merce, eppure nel mondo vengono usate ogni anno 40 miliardi di tonnellate di sabbia e ghiaia, una quantità nove volte superiore a quella del petrolio estratto nel mondo nello sesso periodo, destinate per la maggior parte alla preparazione del calcestruzzo, la miscela essenziale per la costruzioni di edifici, ponti, strade.
Già migliaia di anni fa in ...