Archive for settembre, 2015
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 30 settembre 2008
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
La melammina (in italiano con due emme) non si sarebbe mai aspettata di uscire dai trattati di chimica industriale e di merceologia per arrivare ai riflettori televisivi. La storia è nota: in Cina è stato scoperto che veniva venduto del latte in polvere contenente melammina e ci sono stati alcuni morti e molti intossicati fra i bambini. Il terrore si è sparso in tutti i paesi che commerciano con la Cina ed è iniziata una azione di boicottaggio dei prodotti alimentari di origine cinese sospetti di essere addizionati con latte contaminato. ...
Nuovo Consumo, 8, (77), luglio-agosto 1998
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Fra poco i consumatori italiani troveranno negli scaffali dei negozi, al fianco della pasta alimentare di pura semola, anche pasta alimentare prodotta con sfarinati di grano tenero o con miscele di sfarinati di grano duro e di grano tenero.
E’ una delle conseguenze dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea le cui norme prescrivono che non può essere vietata la vendita, in un paese comunitario, di una merce che è lecito produrre in un altro paese, anche se ne è vietata la produzione all’interno del paese importatore. In Italia, pertanto, resta l’obbligo di produrre pasta soltanto di semola di ...
Nuovo consumo, 24, (249), p. 19 (settembre 2015)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
C’è della violenza in molte merci che usiamo ogni giorno; essa deriva dal fatto che sono fabbricate con materie prime provenienti da zone, specialmente africane, nelle quali sono in corso violenti guerre sotterranee fra tribù o gruppi politici e criminali. Conflitti che attraversano i confini politici e sono alimentati da armi acquistate vendendo clandestinamente quelle materie che i paesi industriali vogliono intensamente e rivendono con alti profitti. Con le stesse armi questi gruppi tengono in condizioni di schiavitù i minatori reclutati con la violenza fra gli indigeni. Qualcuno ricorderà il film ...
Consumi e società, 1, (6), 39-40 (novembre-dicembre 1987)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Qualche mese fa su alcuni giornali stranieri è apparsa una inserzione con cui gli abitanti dell'isola di Nauru cercavano ... un'altra isola in cui trasferirsi. Sembra una curiosità, ma invece è una storia che si presta ad amare considerazioni. Le isole Nauru sono un arcipelago della Micronesia, nell'Oceano Pacifico, a est della Nuova Guinea. In questa piccola repubblica, indipendente dal 1968, l'isola principale, abitata da circa seimila persone, è costituita da un enorme giacimento di guano, un deposito di escrementi mineralizzati di uccelli marini, utilizzati come materia prima per la fabbricazione ...
Liberazione Speciale, 22 ottobre 2000
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
L'Italia esce da un'ennesima catastrofe ambientale (l’articolo si riferisce alle alluvioni del settembre 2000 in Calabria e a quelle del successivo ottobre in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto), questa volta ancora più chiaramente di origine umana, dovuta a mancanza di visione dei governi che si sono succeduti nel corso di mezzo secolo; una politica del territorio è venuta a mancare per non disturbare e intralciare le clientele e i gruppi di pressione speculativi, delle costruzioni e agricoli e per non intralciare lo stesso abusivismo da cui si sperava di ottenere voti. Con ...
cem Mondialità, 31, (7), 18-22 (agosto-settembre 2000)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Cinquantacinque anni fa Vladimir Vernadsky (1863-1945), studioso russo di biologia e geochimica, in piena guerra, inviò dall’Unione Sovietica, in cui viveva, alla rivista americana American Scientist un articolo, che apparve nel fascicolo del gennaio 1945 --- in mesi e anni terribili di lutti e di dolore per il mondo --- intitolato "The biosphere and the noosphere". Il termine “noosfera” era mutuato dal suo amico P. Theilard de Chardin (1881-1955) e l’articolo conteneva un messaggio di speranza sulla possibilità di soddisfare, con la tecnica, regolata dal pensiero e dalla volontà umani, i bisogni ...
Pontificia Università Gregoriana, Roma. Lezione corso di Ecologia Umana Venerdi 20 gennaio 1995, ore 16
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Questo nostro incontro coincide con il cinquantesimo anniversario della morte di Vladimir Vernadsky (1863-1945), studioso russo di biologia e geochimica, amico di Theilard de Chardin da cui mutuò il termine noosfera nella sua analisi degli effetti delle attività umane sulla biosfera.
L'ultimo articolo di Vernadsky --- inviato, in piena guerra, dall'Unione sovietica alla rivista americana American Scientist in cui apparve, postumo, nel fascicolo del gennaio 1945, in mesi e anni terribili di lutti e di dolore per il mondo --- era proprio intitolato "The biosphere ...
Liberazione, 12 maggio 2010
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Un buco a 1500 metri di profondità, nel Golfo del Messico, da venti giorni senza interruzione lascia uscire un migliaio di tonnellate al giorno di petrolio che sale in superficie e si sta stendendo sul mare e si trascina, spinto dal vento e dalle correnti tropicali, verso le coste meridionali degli Stati Uniti. Che fare ? A 1500 metri di profondità l’acqua sovrastante ha una pressione di 150 atmosfere che impedisce alla maggior parte dei veicoli sottomarini di andare a intervenire direttamente; le perdite dei pozzi di petrolio terrestri possono essere chiusi facendo esplodere cariche ...
Giano, 12, (34), 123-127 (gennaio-aprile 2000); Ecologia Politica CNS, 10, (28), aprile 2000
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il XXI secolo si apre con nuove “cose” --- esseri viventi ? merci ? --- derivate da modificazioni dei vegetali e animali, finora noti, attraverso manipolazioni genetiche, cioè intervenendo sulle basi stesse della vita. Tali manipolazioni vengono chiamate “biotecnologie” --- ma sono biotecnologici anche i processi con cui i batteri trasformano gli zuccheri in alcol o in antibiotici e amminoacidi, o gli idrocarburi in proteine, e tali processi non coinvolgono alcuna manipolazione genetica.
La genetica tradizionale riesce a ottenere ibridi dall’incrocio di piante e animali differenti, talvolta con ...
Consumi e Società, 10, (5), 37-41 (settembre-ottobre 1996)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
La domanda --- c'è pane per tutti ? --- sembra futile se formulata in un paese in cui, sulle tavole della famiglie, anche di quelle meno abbienti, c'è cibo a sufficienza, in cui una delle preoccupazioni di alcune fasce della popolazione consiste nel "mangiare di meno", nel non ingrassare, in un paese come l'Italia, parte dell'Europa, i cui governanti raccomandano di "produrre di meno" merci alimentari per non congestionare i mercati e far abbassare i prezzi.
Eppure l'apparente sovrabbondanza di prodotti agro-alimentari riguarda soltanto una piccola frazione dell'umanità. Rispetto ai circa 1.300 ...