Archive for settembre, 2014
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 30 settembre 2014
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Se non fosse una cosa così seria verrebbe quasi da sorridere a pensare alle migliaia di persone che ogni anno da venti anni si trascinano da un paese all’altro a discutere senza risultati su come fermare i peggioramenti climatici. Da Berlino, a Kyoto nel 1997, a Marrakesh, a New Dehli, a Nairobi, alla fascinosa Bali, a Cancun, alla favolosa Doha, a Lima nel Peru, con un supplemento a New York la settimana scorsa. Sono ministri, capi di governo, funzionari ministeriali, esperti, ambientalisti e soprattutto lobbysti, quei funzionari che le grandi industrie ...
Longino Contoli Amante, "Giacomini per me: la solitudine del genio"
1969. Ho appena chiuso la mia esperienza di embriologo sperimentale, alla Stazione zoologica di Napoli. Coinvolto cuore e mente nell’impellente esigenza della tutela della natura, ho incontrato Giuseppe Montalenti ad un congresso e, sapendo del Suo impegno per il rinnovo e potenziamento della Commissione Conservazione Natura del CNR, gLi ho chiesto di poter lavorare in tal senso; la mia scelta di lasciare un filone già intrapreso ed al quale mi aveva avviato il mio maestro, Pasquini, amicissimo dello stesso Montalenti, per quei tempi era piuttosto ardita; eppure, Egli, con molta cordiale ...
Il Blog della Società Chimica Italiana, 15 settembre 2014, http://ilblogdellasci.wordpress.com/2014/09/15/non-fidarsi-mai-di-compiacere-il-potere/
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Cadono quest’anno ottanta anni dalla morte del chimico tedesco Fritz Haber (1868-1934), grande e controverso protagonista del ventesimo secolo. Nel corso dell’Ottocento era cresciuta rapidamente la popolazione mondiale e la richiesta di alimenti che potevano essere ottenuti con coltivazioni agricole intensive che impoverivano i terreni delle principali sostanze nutritive fra cui quelle azotate. Justus von Liebig (1803-1873), nella metà dell’Ottocento, aveva chiarito che la fertilità dei terreni avrebbe potuto essere reintegrata se fossero stati addizionati con sostanze azotate e aveva indicato come concime il nitrato di sodio che veniva ...
ALERR, Agenzia Lucchese per l’Energia e il Recupero delle Risorse, Seminario sul tema: “Parliamo di riciclaggio”, Lucca, 14 febbraio 2000
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Come uscire dalla trappola dei rifiuti
Non sarà possibile uscire dalla trappola in cui siamo caduti, con la continua produzione, in Italia, di 100 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti, se non si lancia un grande piano per il recupero di tutto quanto è possibile dai rifiuti, cioè dalle merci e dai materiali usati.
L’esperienza mostra che le proposte di moltiplicare le discariche o di diffondere inceneritori, con qualunque nome presentati, sono insostenibili. E’ sempre più difficile trovare spazio --- cave abbandonate, ...
In: "Cultura della sinistra e culture verdi. La sfida della rivoluzione ambientale. Ferrara 2-4 aprile1993. Atti del Convegno", Roma, Datanews, 1994, p. 34-44; Anche in: G. Ricoveri (a cura di), “Capitalismo Natura Socialismo”, Milano, Jacabook, 2006, p. 34-47
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
A Karl Marx, a 150 anni dalla redazione dei tre "Manoscritti economico-filosofici del 1844"
1. Una delle forme in cui si manifesta la violenza ambientale è rappresentata dall'inquinamento, inteso come alterazione della qualità ecologica dei corpi riceventi naturali (aria, acqua, suolo, mare). Tale alterazione --- più o meno, più o meno rapidamente, reversibile --- dipende dalla quantità e dalla qualità delle merci usate.
Benché soltanto ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, 13 aprile 2004
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Che cosa c'entra con l'ambiente il frate francescano inglese Guglielmo Occam ? Secondo me c'entra e molto, perché molti problemi ambientali possono essere risolti proprio adottando scelte o azioni o processi "semplici" e della virtù della semplicità si è fatto propugnatore proprio questo Occam.
Guglielmo di Occam, era nato a Ockham, nel Surrey, in Inghilterra, alla fine del tredicesimo secolo. Aveva studiato al Merton College di Oxford, che a quel tempo era un importante centro intellettuale, è poi diventato francescano e ha studiato e insegnato a Parigi e Oxford fino al 1323. La sua ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 13 maggio 2008
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il mare è il più grande collettore di energia solare: la quantità di energia solare che raggiunge ogni anno la superficie dei mari e degli oceani è circa 4000 volte superiore alla quantità di energia utilizzata dagli esseri umani, in questo 2008, sotto forma di petrolio, carbone, energia idroelettrica, geotermica, nucleare. L’intensità della radiazione solare che raggiunge la superficie degli oceani è molto diversa nei vari mesi dell’anno e nelle diverse parti del pianeta e il mare può restituire agli esseri umani, in varie forme economiche, almeno una parte dell’energia che ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 9 settenbre 2014
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Io non amo il carbone, il peggiore di tutti i combustibili fossili. E’ pericoloso e nocivo per gli operai che lo estraggono in gallerie anche a migliaia di metri nel sottosuolo, in mezzo all’umidità, a polveri e a gas esplosivi come il grisou; la movimentazione del carbone per strada, per ferrovia, su navi, con nastri trasportatori, provoca l’immissione nell’aria di polveri; polveri si formano dai depositi di carbone accanto alle centrali termoelettriche, alle industrie siderurgiche.
La combustione, anche con i migliori accorgimenti, provoca l’inquinamento dell’atmosfera ad opera, oltre che dell’anidride carbonica, di ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 2 settembre 2014
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Continuamente si parla di un aumento o di un rallentamento della crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) e tali variazioni si esprimono in “tanto percento”, più o meno. Ma che cosa è “cento” ? La grandezza di riferimento è un numero che in Italia ammonta a circa 1500 miliardi di euro e che viene calcolato dall’Istituto Nazionale di Statistica con una procedura che risale addirittura agli anni trenta del Novecento quando un giovane emigrato dall’Unione Sovietica, Wassily Leontief (1906-1999), poi premio Nobel 1973, perfezionò negli Stati Uniti quello che aveva fatto ...