Archive for dicembre, 2013
Villaggio Globale, 12, (45), marzo 2009
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
1. Siamo di fronte a mutamenti climatici dovuti al riscaldamento della Terra per effetto serra: le attività umane immettono nell’atmosfera anidride carbonica e altri gas che modificano la trasparenza dell’atmosfera alle radiazioni solari che raggiungono la superficie terrestre e alle radiazioni chela Terra stessa, un corpo ”caldo” immerso negli spazi freddissimi interplanetari, irraggia verso l’esterno. La radiazione solare in entrata in media è maggiore di quella re-irraggiata dal pianeta verso l’esterno per cui i continenti e gli oceani stanno subendo un lento riscaldamento che comporta mutamenti nella circolazione delle acque oceaniche, fusione dei ...
Nuovo Consumo, 13, (xx), (2004)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Ha fatto bene la Coop a ricordare con orgoglio i 150 anni dalla fondazione e apertura della prima cooperativa di consumo italiana a Torino, nel Piemonte che stava avviandosi verso la rivoluzione industriale, come reazione allo sfruttamento dei lavoratori, dentro la fabbrica e nella bottega. Un evento importante, tanto più in quanto seguiva di appena dieci anni la nascita a Rochdale, nel distretto tessile del Lancashire, in Inghilterra, della cooperativa di consumo fondata da Charles Howarth (1814-1868), tessitore e poi piccolo fabbricante di soda. E' un'occasione anche per ricordare le condizioni di lavoro in ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 24 dicembre 2013
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Da duemila anni, di questi giorni, ci viene ricordata la storia di una donna incinta che cerca un posto in cui poter partorire, ma deve rifugiarsi in una grotta “perché non c’era posto per lei nell’albergo”. E’ un racconto di ieri e di oggi; ancora oggi nel mondo milioni di donne partoriscono e vivono in grotte o baracche o tende, perché non c’è altro posto per loro.
I governanti e le agenzie delle Nazioni Unite ripetono instancabilmente che la casa è uno dei diritti e dei “beni” umani fondamentali, insieme al cibo, ...
l'Unità, 29 giugno 1989
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il carbone è un combustibile fossile nero e solido, costituito da grandi molecole organiche, molto complicate, contenenti, in media, un atomo di idrogeno ogni due atomi di carbonio, insieme a piccole quantità di altri elementi, fra cui zolfo e azoto. Il carbone è andato bene come combustibile per impianti fissi e per le caldaie di treni e navi, per i primi due secoli della rivoluzione industriale, fino alla seconda metà del 1800.
Dopo il 1850 il versiliese Barsanti e il tedesco Otto inventarono dei motori più piccoli, a combustione interna, che potevano essere utilizzati anche su ...
Nuovo Consumo, 10, (97), luglio-agosto 2000
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Ma, direte voi, vu-vu-vu, anzi www, non è una merce: è vero, però è uno strumento che fa parlare anche le merci. Di Internet si parla senza fine in questi ultimi anni, come di uno strumento telematico che promette di sostituire i negozi, ordinando le merci da casa propria, di semplificare gli affari, di rendere più snella la burocrazia. Io vorrei parlare invece di quello che Internet può offrire sul terreno delle informazioni merceologiche. So bene che solo una parte dei lettori dispone di un computer, di un collegamento a Internet (che richiede ...
Nuovo Consumo, 5, (45) maggio 1995
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Chimica è parolaccia ? Ad ascoltare il parlare comune sembrerebbe di si perché viene associata a cose spesso sgradevoli: l'inquinamento chimico, gli additivi chimici, la diossina di Seveso, eccetera. Quasi contrapposta a qualcosa di virtuoso che sarebbe "naturale", come gli alimenti naturali, l'acqua naturale, eccetera.
L'equivoco e la confusione nascono dall'incontro di vari fattori. Il primo ha le sue radici nella scuola dove la chimica come disciplina è relegata a un ruolo secondario ed è spesso insegnata male, senza amore, come dimostra il ricordo angoscioso --- il ricordo delle "formule" spesso incomprensibili --- rimasto a coloro che hanno dovuto subirla ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 17 dicembre 2013
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Da quando è stato eletto Papa, Francesco ha parlato almeno tre volte dello scandalo e della violenza della fame nel mondo, un tema del resto trattato sempre anche da tutti i suoi predecessori. Ma nell’ultimo intervento, del 9 dicembre, il Papa ha ripetuto la parola “scandalo” per il miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame quando “il cibo a disposizione nel mondo basterebbe a sfamare tutti”. Ha poi continuato con parole ancora più dure: ha invitato le istituzioni e ciascuno di noi “a dare voce a tutte le persone ...
Verde Ambiente, 13, (2), p. 9 (marzo-aprile 1997)
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Venticinque anni fa apparve un libretto che destò innumerevoli polemiche e discussioni: redatto a cura del Club di Roma, allora presieduto da Aurelio Peccei, il libro era intitolato: "I limiti alla crescita", ma apparve nella traduzione italiana con l'errato titolo: "I limiti dello sviluppo".
In quel 1972, nella breve stagione della primavera dell'ecologia, in tutto il mondo ci si chiedeva che fine avrebbe fatto la Terra con una popolazione (allora di 3.500 milioni) che aumentava di mille milioni di persone ogni decennio, con un crescente sfruttamento delle foreste, delle riserve di acqua, ...
La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 10 agosto 2010
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Alcune settimane fa è morto Alfredo Todisco, un giornalista e scrittore che ha avuto un ruolo importante nei primi anni settanta del Novecento, in quella stagione che è stata definita la primavera dell’ecologia. Todisco era nato nel 1920 a Melfi, in Basilicata, ma aveva trascorso gran parte dalla vita a Trieste e poi a Milano. Viene per lo più citato come autore di fortunati romanzi di ispirazione psicanalitica e di sofferte storie d’amore, ma voglio qui ricordarlo per i suoi scritti dedicati all’analisi dei rapporti fra gli esseri umani, le attività ...
Ecologia Politica CNS, 9, (27), (settembre-dicembre 1999) http://www.ecologiapolitica.org/wordpress/web/3/articoli/nebbia.htm
Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
1. Storia di che cosa ?
Fra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta di questo secolo l'opinione pubblica e i grandi mezzi di comunicazione, in primo luogo nei paesi industrializzati, hanno "scoperto" l'ecologia. La parola "ecologia" è diventata la bandiera di una nuova ondata di contestazione nei confronti delle alterazioni provocate all'ambiente naturale dagli inquinamenti, dalla guerra, dalla congestione urbana, dal traffico automobilistico, dall'espansione dei consumi, dalla speculazione edilizia -- di speranza nel cambiamento verso condizioni di vita più umane, più in armonia con la natura.
In pochi anni ...