Il 25 luglio 1943 un governo
regio non fascista, ancora alleato con i nazisti contro gli Alleati
angloamericani, cercò di ottenere un armistizio dagli Alleati, all’insaputa,
naturalmente, dei tedeschi. L’armistizio fu firmato il 3 settembre 1943 ma reso
noto soltanto nel pomeriggio dell’otto settembre; ne seguì la fuga del re,
della sua famiglia e di un gruppo di generali; milioni di soldati italiani
furono lasciati senza ordini, in uno stato di disorientamento che è ben
descritto nel film “Tutti a casa”; molti soldati italiani, divenuti
improvvisamente, nemici, furono deportati in Germania dai tedeschi; molti
organizzarono la Resistenza
armata che portò alla Liberazione dell’Italia dai tedeschi.
Soltanto la Marina ricevette l’ordine
di lasciare i porti italiani e di consegnare le navi agli angloamericani a
Malta e negli altri porti già in possesso degli Alleati. I tedeschi
evidentemente da tempo sospettavano il passaggio delle navi militari italiane
nei porti angloamericani e avevano predisposto la rappresaglia. Nel pomeriggio
del 9 settembre 1943 la corazzata “Roma”, la più grande della flotta, stava
navigando verso Malta quando è stata attaccata da alcuni aerei tedeschi che
sganciarono sulla corazzata una speciale bomba telecomandata che colpì in pieno
la nave e l’affondò.
I tedeschi da
tempo stavano lavorando ad armi e velivoli a razzo e a reazione; uno dei gruppi
di ricerca era guidato dal professor Max Kramer (1903-1986) che aveva applicato
un sistema di comando radio a distanza ad una bomba anticarro da sganciare da
un aereo. Le ricerche erano cominciate nel 1938; un radiocomando, azionato a
mano, a bordo dell’aereo permetteva di seguire e correggere la caduta della
bomba dirigendolo con grande precisione verso l’obiettivo.
I primi
collaudi furono fatti nella base militare di Peenemunde, sul Mar Baltico, ma
l’aviazione tedesca decise di spostare le prove nell’aeroporto di Foggia,
dell’allora alleato italiano, sulla strada per Manfredonia, dove il cielo era
più limpido e la visibilità era molto migliore. Nell’estate 1942 trasferì il
suo gruppo a Foggia dove, nel corso di un mese, i collaudi furono completati.
Alcune notizie sui tedeschi a Foggia e sui bombardamenti subito dalla città
negli anni 1942-43 si trovano nel sito Internet. http://foggiainguerra.altervista.org/wordpress/i-primi-anni-1940-1943/
Nel 1943
furono prodotte industrialmente le prime bombe teleguidate denominate PC 1400X
o col nomignolo Fritx X. In Internet si trovano i dettagli del bombardamento
della flotta italiana; la corazzata “Roma” fu colpita da due bombe lanciate da
un aereo a circa 3500
metri di altezza ad una distanza di alcuni chilometri,
mentre la bomba scendeva verso la nave il suo volo era seguito a bordo
dell’aereo da un operatore che con un comando manuale ne correggeva la
direzione. La corazzata Roma fu colpita da due di queste bombe che la fecero
esplodere ed affondare provocando la morte dell’ammiraglio comandante e di
circa 1600 marinai.
Strano destino
quello del prof. Kramer, la cui storia è simile a quella di molti scienziati e
inventori di alta qualità che lavorarono per la Germania nazista con
grandi successi tecnici. Nato nel 1903 a Colonia Kramer si laureò in ingegneria
elettronica nel 1926 e ottenne un dottorato in aeronautica nel 1931. Era già
una autorità in campo aeronautico quando Hitler salì al potere nel 1933 e
continuò a lavorare a perfezionamenti degli aerei, la cui industria era
fortemente sostenuta da Hitler. In collaborazione con la società Ruhrstahl
contribuì alla realizzazione di una bomba radiocomandata che fu impiegata in
varie occasioni contro navi angloamericane. Sempre per la Ruhrstahl Kramer
mise a unto un missile aria-aria di progettazione molto avanzata, noto come
“Kramer X-4”
che anticipava i missili aria-aria che sarebbero stati costruiti e impiegati
negli anni successivi, ma che però non fu mai impiegato in combattimento. Negli
ultimi anni della seconda guerra mondiale, a partire dal maggio 1943, gli
americani raccolsero con grande cura tutta la documentazione relativa agli
armamenti tedeschi e all’industria tedesca e cercarono gli studiosi e i tecnici
che se ne erano occupati; l’operazione ebbe il nome di codice Paperclip e
comportò il trasferimento negli Stati Uniti di molte persone che misero la loro
esperienza al servizio delle forse armate americane.
Nel 1945
Kramer aveva poco più di 40 anni e lavorò per l’aeronautica e la marina al
perfezionamento del missile XC-4. Nel 1952 Kramer divenne direttore di una
società che si dedicava al perfezionamento del moto dei sommergibili e dei
siluri. Kramer fece un brillante lavoro di idrodinamica e propose di rivestire
i sottomarini con una struttura ispirata alle caratteristiche della pelle dei
delfini, animali che si muovono nel mare con pochissimo attrito.
Queste
ricerche di quella che oggi si chiama “biomimetica”, l’applicazione tecnica di
fenomeni che si presentano in natura, alimentò un dibattito noto come
“controversia di Kramer”; alcuni studiosi dichiararono che i suoi esperimenti
non erano riproducibili, anche se col tempo ne fu riconosciuta la validità; nel
1956 Kramer mise a punto un altro materiale adatto a diminuire l’attrito dei
corpi sottomarini che fu brevettato e prodotto industrialmente col nome
Lamiflo. La marina americana non mostrò interesse e si è detto che Kramer abbia
venduto il brevetto ai russi. Kramer è morto nel 1986 in California.